Adriano in Siria, Vienna, van Ghelen, 1732

 SCENA IX
 
 FARNASPE, ADRIANO con spada nuda e seguito di guardie dalla strada suddetta. OSROA ed EMIRENA in disparte
 
 ADRIANO
910Fermati traditor. (Incontrandosi in Farnaspe)
 FARNASPE
                                   Numi, che veggo! (Si ferma stupido)
 ADRIANO
 Impedite ogni passo
 alla fuga o custodi. (Alle guardie)
 FARNASPE
                                      Io son di sasso.
 EMIRENA
 (Ah siam scoperti).
 ADRIANO
                                      Istupidisci ingrato
 perché vivo mi vedi. A me credesti
915di trafiggere il sen. L'empio disegno
 con voci ingiuriose
 nel ferir palesasti.
 EMIRENA
                                    (Ecco l'errore.
 Colui che si nascose è il traditore).
 ADRIANO
 Perfido non rispondi? A che venisti?
920Qual disegno t'ha mosso?
 Chi sciolse i lacci tuoi? Parla.
 FARNASPE
                                                       Non posso.
 ADRIANO
 Il silenzio t'accusa.
 FARNASPE
 Signor non sempre è reo chi non si scusa.
 EMIRENA
 (Consigliatemi o numi).
 ADRIANO
                                               Olà si tragga (Alle guardie)
925nel carcere più nero il delinquente.
 EMIRENA
 Fermatevi, sentite. Egli è innocente. (Ad Adriano)
 FARNASPE
 Principessa che fai?
 ADRIANO
                                       Stelle! Tu ancora
 qui con Farnaspe? E il traditor difendi?
 EMIRENA
 Ei non è traditor. Fra quelle fronde...
 FARNASPE
930Taci. (Ad Emirena)
 EMIRENA
              L'empio s'asconde
 che spinse a' danni tuoi l'acciar rubello.
 FARNASPE
 (Oh dio non sa che il genitore è quello).
 ADRIANO
 Se credulo mi brami, a questo segno
 di Farnaspe al periglio
935non mostrarti agitata.
 Come t'affanni ingrata!
 Come tremi per lui! Sei sì confusa
 che non sa il tuo pensiero
 menzogna ordir che rassomigli al vero.
 FARNASPE
940(Secondiamo l'error).
 EMIRENA
                                          Se a me non credi... (Ad Adriano)
 FARNASPE
 E che ti giova, o cara,
 sol per pochi momenti
 differirmi la pena? Il mio delitto
 più celar non si può. Tu mi condanni
945nel volermi scusar. Con farmi reo
 non mi offendi però. Cari a tal segno
 mi sono i falli miei
 che tornarne innocente io non vorrei.
 ADRIANO
 O anima perversa!
 EMIRENA
                                     Io non l'intendo.
 FARNASPE
950(Che bel morir se 'l mio signor difendo!)
 EMIRENA
 Prence, sposo, ben mio perché congiuri
 tu ancor contro te stesso? Empio non sei
 e vuoi parerlo? Ah qual follia novella...
 FARNASPE
 Lasciami la mia colpa, è troppo bella.
 ADRIANO
955Questo è pur quel Farnaspe
 che tu non conoscevi. Or come è mai
 divenuto il tuo ben? Dove lasciasti
 la freddezza primiera?
 Anima ingannatrice e menzognera.
 EMIRENA
960Signor.
 ADRIANO
                 Costui mi pagherà la pena
 di più colpe in un punto. Olà! (Alle guardie)
 EMIRENA
                                                         Ma guarda
 l'insidiator qual sia.
 FARNASPE
                                       Taci una volta
 Emirena se m'ami.
 EMIRENA
                                      Io t'odierei
 se t'ubbidissi. I passi miei seguite.
965Qui qui s'asconde il traditore. (Corre verso Osroa)
 FARNASPE
                                                          Oh dio
 ferma.
 EMIRENA
                Vedilo Augusto.
 OSROA
                                               È ver, son io. (Osroa si scuopre)
 EMIRENA
 Ah padre! (Resta immobile)
 ADRIANO
                       Il re de' Parti
 in abito romano! E quanti siete
 scelerati a tradirmi?
 OSROA
                                        Io solo, io solo
970ho sete del tuo sangue. Il colpo errai;
 ma se mi lasci in vita
 il fallo emenderò.
 ADRIANO
                                   Così fra l'ombre
 assalirmi infedel? Coglier l'istante
 che inciampo e cado al suol?
 OSROA
                                                      Barbara sorte!
975Ecco l'inganno. Il tuo seguace ad arte
 cader doveva e tu cadesti a caso.
 Onde confuso il segno
 l'un per l'altro svenai.
 FARNASPE
                                          Rimase oppresso
 il traditor nel tradimento istesso.
 ADRIANO
980Troppo ingrata mercede
 barbaro tu mi rendi. Oppresso e vinto
 t'invito, t'offerisco
 di Roma l'amistà...
 OSROA
                                     Sì, questo è il nome,
 empi, con cui la tirannia chiamate.
985Ma poi servon gli amici e voi regnate.
 ADRIANO
 Siam del giusto custodi. Al giusto serve
 chi compagni ci vuol, non serve a noi.
 Ma la giustizia è tirannia per voi.
 OSROA
 E chi di lei vi fece
990interpreti e custodi? Avete forse
 ne' celesti congressi
 parte co' numi? O siete i numi istessi?
 ADRIANO
 Se non siam numi, almeno
 procuriam d'imitargli; e il suo costume
995chi co' numi conforma agli altri è nume.
 OSROA
 Numi però voi siete
 avidi dell'altrui; rapite i regni;
 vaneggiate d'amor; volete oppressi
 gl'innocenti rivali,
1000tradite le consorti...
 ADRIANO
                                      Ah troppo abusi
 della mia sofferenza. Olà ministri
 in carcere distinto alla lor pena
 questi rei custodite.
 FARNASPE
                                       Anche Emirena?
 ADRIANO
 Sì. Ancor l'ingrata.
 FARNASPE
                                     Ah che ingiustizia è questa?
1005Qual delitto a punir ritrovi in lei?
 ADRIANO
 
    Tutti nemici e rei,
 tutti tremar dovete.
 Perfidi, lo sapete
 e m'insultate ancor!
 
1010   Che barbaro governo
 fanno dell'alma mia
 sdegno, rimorso interno,
 amore e gelosia!
 Non ha più furie Averno
1015per lacerarmi il cor. (Parte)