Adriano in Siria, Vienna, van Ghelen, 1732

 SCENA XI
 
 OSROA e FARNASPE
 
 FARNASPE
 Almen tutto il mio sangue
1035a conservar bastasse
 il mio re, la mia sposa.
 OSROA
                                            Amico, assai
 debole io fui. Non congiurar tu ancora
 contro la mia fortezza. Abbia il nemico
 il rossor di vedermi
1040maggior dell'ire sue. Nell'ultim'ora
 cader mi vegga e mi paventi ancora.
 
    Leon piagato a morte
 sente mancar la vita,
 guarda la sua ferita
1045né s'avvilisce ancor.
 
    Così fra l'ire estreme
 rugge, minaccia e freme
 che fa tremar morendo
 talvolta il cacciator. (Parte)