Adriano in Siria, Madrid, Scrivano, 1757

 SCENA XI
 
 OSROA e FARNASPE
 
 FARNASPE
 Almen tutto il mio sangue
 a conservar bastasse
 il mio re, la mia sposa.
 OSROA
                                            Amico, assai
835debole io fui. Non congiurar tu ancora
 contro la mia fortezza. Abbia il nemico
 il rossor di vedermi
 maggior dell'ire sue. Nell'ultim'ora
 cader mi vegga e mi paventi ancora.
 
840   Leon piagato a morte
 sente mancar la vita,
 guarda la sua ferita
 né s'avvilisce ancor.
 
    Così fra l'ire estreme
845rugge, minaccia e freme
 che fa tremar morendo
 talvolta il cacciator. (Parte)