Adriano in Siria, Madrid, Scrivano, 1757

 SCENA VIII
 
 FARNASPE solo
 
 FARNASPE
 Di vassallo e d'amante
 la fedeltà, la tenerezza a pruova
1140pugnano nel mio seno. Or questa, or quella
 è vinta, è vincitrice; ed a vicenda
 varian fortuna e tempre;
 ma qualunque trionfi, io perdo sempre.
 
    Son sventurato;
1145ma pure, o stelle,
 io vi son grato
 che almen sì belle
 sian le cagioni
 del mio martir.
 
1150   Poco è funesta
 l'altrui fortuna,
 quando non resta
 ragione alcuna
 né di pentirsi
1155né d'arrosir. (Parte)