L’Adriano in Siria, Venezia, Bettinelli, 1733

 SCENA X
 
 SABINA ed AQUILIO
 
 AQUILIO
 (Tentiam la nostra sorte).
 SABINA
                                                 Il caso mio
385non fa pietade Aquilio?
 AQUILIO
                                              È grande invero
 l'ingiustizia d'Augusto. Ei non prevede
 come puoi vendicarti. A te non manca
 né beltà né virtù. Qual freddo core
 non arderà per te? Sugli occhi suoi
390dovresti...
 SABINA
                      Che dovrei? (Con serietà e sdegno)
 AQUILIO
 Seguitarlo ad amar, mostrar costanza,
 e farlo vergognar d'esserti infido.
 (Si turba il mar. Facciam ritorno al lido).
 
    Vuoi punir l'ingrato amante?
395Non curar novello amore.
 Tanto serbati costante
 quanto infido egli sarà.
 
    Chi tradisce un traditore
 non punisce i falli sui;
400ma giustifica l'altrui
 con la propria infedeltà. (Parte)