Adriano in Siria, Parigi, Quillau, 1755, I

 SCENA XI
 
 SABINA sola
 
 SABINA
 Io piango! Ah no. La debolezza mia
 palese almen non sia. Ma il colpo atroce
 abbatte ogni virtù. Vengo il mio bene
405fino in Asia a cercar; lo trovo infido,
 al fianco alla rivale
 che in vedermi si turba,
 m'ascolta appena e volge altrove il passo;
 né pianger debbo? Ah piangerebbe un sasso.
 
410   Numi, se giusti siete,
 rendete a me quel cor.
 Mi costa troppe lagrime
 per perderlo così.
 
    Voi lo sapete, è mio.
415Voi l'ascoltaste ancor
 quando mi disse addio,
 quando da me partì. (Parte)