Didone abbandonata, Torino, Reale, 1757, I

 SCENA XIII
 
 SELENE sola
 
 SELENE
 Chi udì, chi vide mai
 del mio più strano amor, sorte più ria?
 Taccio la fiamma mia
 e vicina al mio bene
970so scoprirgli le altrui, non le mie pene.
 
    Veggio la sponda,
 sospiro il lido
 e pur dall'onda
 fuggir non so.
 
975   Se il mio dolore
 scoprir diffido,
 pietoso amore,
 che mai farò? (Parte)