Adriano in Siria, Parigi, Quillau, 1755, I

 SCENA XVI
 
 EMIRENA sola
 
 EMIRENA
560S'è ver che i mali altrui
 sieno a' propri sollievo, a me pensate,
 anime sventurate. Avrete pace
 nel veder quanto sia
 della vostra peggior la sorte mia.
 
565   Infelice invan mi lagno
 qual dolente tortorella
 che cercando il suo compagno
 lo ritrova prigionier.
 
    Sempre quella ov'ei soggiorna
570vola e parte e fugge e torna,
 com'io vo fra le catene
 il mio bene a riveder. (Parte)
 
 Fine dell’atto primo