Adriano in Siria, Torino, Reale, 1757, I

 LICENZA
 
 Cesare, non turbarti. A te non osa
 somigliarsi Adrian. Quando al tuo sguardo
 le sue vicende espone,
 fa spettacol di sé, non paragone.
1565Troppo minor del vero
 l'immagine sarebbe e troppo chiare,
 signor, fra voi le differenze sono.
 A lui diè luce il trono,
 la riceve da te. Fu grande e giusto
1570ei talvolta e tu sempre. I propri affetti
 ei debellò, tu gli previeni. Ei scelse
 tardi le vie d'onor, tu le scegliesti
 de' giorni tuoi fin su la prima aurora.
 Lui la terra ammirò, te il mondo adora.
 
1575   Non giunge degli affetti
 la turba contumace
 a violar la pace
 del tuo tranquillo cor.
 
    Così del re de' numi
1580fremon, ma sotto al trono,
 e 'l turbine ed il tuono
 e le tempeste e i fiumi
 nelle lor fonti ancor.
 
 IL FINE