Adriano in Siria, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA VI
 
 ADRIANO ed EMIRENA che vuol partire
 
 ADRIANO
 Dove, Emirena?
 EMIRENA
                                 A pianger sola. Il pianto
 libero almen mi resti,
 già che tutto perdei.
 ADRIANO
                                        Nulla perdesti.
 Io perdei la mia pace,
245cara, negli occhi tuoi.
 EMIRENA
                                         Da te sperai (In aria maestosa)
 più rispetto, o signor. L'animo regio
 non si perde col regno,
 che se il regno natio
 era della fortuna, il core è mio.
 ADRIANO
250(Bella fierezza!) E in che t'offendo? Io posso
 offerirti, se vuoi,
 e l'impero e la man.
 EMIRENA
                                       No; tu nol puoi.
 Son promessi a Sabina.
 ADRIANO
                                              È ver, l'amai
 quasi due lustri. Hanno a durare eterni
255alfin gli amori? Io non suppongo in lei
 tanta costanza; ed or diverso assai
 son io da quel che fui. Veduto allora
 non aveva il tuo volto; era privato,
 era vicino a lei; sospiro adesso
260ne' lacci tuoi; porto l'alloro in fronte;
 e Sabina è sul Tebro, io su l'Oronte.