Adriano in Siria, Torino, Reale, 1757, II

 SCENA XIII
 
 OSROA solo
 
 OSROA
 Se quel folle si perde,
360noi serbiamoci, amici, ad altre imprese.
 Vadan le faci a terra. Al noto loco
 ritornate a celarvi. E pure ad onta (Parte il seguito)
 del mio furor, sento che padre io sono.
 Non so quindi partir. Sempre mi volgo
365di nuovo a quelle mura; eh non s'ascolti
 una vil tenerezza. Ah! Forse adesso
 però spira la figlia; e forse a nome
 moribonda mi chiama. A tempo almeno
 fosse giunto Farnaspe. Il lor destino
370voglio saper. Dove m'inoltro? Oh dei!
 Di qua gente s'appressa;
 di là cresce il tumulto; e tutto in moto
 è il cesareo soggiorno. Oh amico! Oh figlia!
 Parto? Resto? Che fo? Senza salvarli
375mi perderei. Ma già che tutto, o numi,
 volevate involarmi,
 questi deboli affetti a che lasciarmi? (Fugge)