Didone abbandonata, Torino, Reale, 1757, I

 SCENA XV
 
 DIDONE, SELENE ed ARASPE
 
 ARASPE
                                             Al tuo periglio
 pensa, o Didone.
 SELENE
                                  E pensa
 a ripararne il danno.
 DIDONE
1435Non fo poco s'io vivo in tanto affanno.
 Va' tu, cara Selene,
 provvedi, ordina, assisti in vece mia.
 Non lasciarmi, se m'ami, in abbandono.
 SELENE
 Ah che di te più sconsolata io sono! (Parte)