Didone abbandonata, Torino, Reale, 1757, I

 SCENA XVI
 
 DIDONE ed ARASPE
 
 ARASPE
1440E tu qui resti ancor? Né ti spaventa
 l'incendio che s'avanza?
 DIDONE
 Ho perso ogni speranza,
 non conosco timor. Ne' petti umani
 il timore e la speme
1445nascono in compagnia, muoiono insieme.
 ARASPE
 Il tuo scampo desio. Vederti esposta
 a tal rischio mi spiace.
 DIDONE
 Araspe, per pietà lasciami in pace.
 ARASPE
 
    Già si desta la tempesta,
1450hai nemici i venti e l'onde;
 io ti chiamo su le sponde;
 e tu resti in mezzo al mar.
 
    Ma se vinta alfin tu sei
 dal furor delle procelle,
1455non lagnarti delle stelle,
 degli dei non ti lagnar. (Parte)