Didone abbandonata, Torino, Reale, 1757, I

 SCENA ULTIMA
 
 DIDONE sola
 
 DIDONE
 Ah che dissi, infelice? A qual eccesso
 mi trasse il mio furore?
 Oh dio! Cresce l'orrore; ovunque io miro,
1570mi vien la morte e lo spavento in faccia;
 trema la reggia e di cader minaccia.
 Selene, Osmida, ah tutti,
 tutti cedeste alla mia sorte infida.
 Non v'è chi mi soccorra o chi m'uccida.
 
1575   Vado... Ma dove?... Oh dio!
 Resto... Ma poi, che fo!
 Dunque morir dovrò
 senza trovar pietà?
 
 E v'è tanta viltà nel petto mio?
1580No no; si mora e l'infedele Enea
 abbia nel mio destino
 un augurio funesto al suo cammino.
 Precipiti Cartago,
 arda la reggia e sia
1585il cenere di lei la tomba mia. (Si getta nelle fiamme)
 
 IL FINE