Adriano in Siria, Parigi, Hérissant, 1780

 SCENA XI
 
 OSROA e FARNASPE
 
 FARNASPE
 Almen tutto il mio sangue
 a conservar bastasse
 il mio re, la mia sposa.
 OSROA
                                            Amico, assai
 debole io fui. Non congiurar tu ancora
845contro la mia fortezza. Abbia il nemico
 il rossor di vedermi
 maggior dell'ire sue. Nell'ultim'ora
 cader mi vegga e mi paventi ancora.
 
    Leon piagato a morte
850sente mancar la vita,
 guarda la sua ferita
 né s'avvilisce ancor.
 
    Così fra l'ire estreme
 rugge, minaccia e freme
855che fa tremar morendo
 talvolta il cacciator. (Parte)