L’olimpiade, Vienna, van Ghelen, 1733

 SCENA VI
 
 ARISTEA ed ARGENE
 
 ARGENE
275Udisti, o principessa?
 ARISTEA
                                           Amica addio.
 Convien ch'io siegua il padre. Ah tu, che puoi,
 del mio Megacle amato,
 se pietosa pur sei come sei bella,
 cerca, recami, oh dio, qualche novella.
 
280   Tu di saper procura
 dove il mio ben s'aggira,
 se più di me si cura,
 se parla più di me.
 
    Chiedi se mai sospira,
285quando il mio nome ascolta,
 se 'l proferì talvolta,
 nel ragionar fra sé. (Parte)