Didone abbandonata, Parigi, Quillau, 1755, II

 DIDONE ABBANDONATA
 
 
 ARGOMENTO
 
    Didone vedova di Sicheo, fuggendo le insidie di Pigmalione re di Tiro, fratello e uccisore del suo marito, ricovrò in Africa; edificò Cartagine; fu richiesta in isposa da Iarba re de’ Mori; accolse il disperso Enea; l’amò; e abbandonata da lui disperatamente si uccise.
    Tutto ciò si ha da Virgilio, il quale con un felice anacronismo unisce il tempo della fondazione di Cartagine agli errori di Enea.
    La scena si finge in Cartagine.
 
 
 INTERLOCUTORI
 
 DIDONE regina di Cartagine, amante d’
 ENEA
 IARBA re de’ Mori sotto nome d’Arbace
 SELENE sorella di Didone e amante occulta d’Enea
 ARASPE confidente di Iarba ed amante di Selene
 OSMIDA confidente di Didone