Il re pastore, Torino, Reale, 1757

 IL RE PASTORE
 
 
 ARGOMENTO
 
    Fra le azioni più luminose d’Alessandro il Macedone fu quella di aver liberato il regno di Sidone dal suo tiranno, e poi invece di ritenerne il dominio, l’avere ristabilito su quel trono l’unico rampollo della legittima stirpe reale che ignoto a sé medesimo povera e rustica vita traeva nella vicina campagna (Curtius, liber IV, capitulum III; Iustinus, liber II, capitulum X).
    Come si sia edificato su questo istorico fondamento si vedrà nel corso del dramma.
    La scena si finge nella campagna, ove è attendato l’esercito macedone a vista della città di Sidone.
 
 
 INTERLOCUTORI
 
 ALESSANDRO re di Macedonia
 AMINTA pastorello, amante d’Elisa che ignoto anche a sé stesso si scuopre poi l’unico legittimo erede del regno di Sidone
 ELISA nobile ninfa di Fenicia, dell’antica stirpe di Cadmo, amante d’Aminta
 TAMIRI principessa fuggitiva, figliuola del tiranno Stratone, in abito di pastorella, amante di Agenore
 AGENORE nobile di Sidone, amico di Alessandro, amante di Tamiri