Il re pastore, Parigi, Hérissant, 1780

 IL RE PASTORE
 
 
    Dramma scritto dall’autore in Vienna, d’ordine della maestà dell’imperatrice regina, e rappresentato la prima volta con musica del Bonno da giovani distinte dame e cavalieri nel teatro dell’imperial giardino di Schönbrunn alla presenza degli augustissimi sovrani, nella primavera dell’anno 1751.
 
 
 ARGOMENTO
 
    Fra le azioni più luminose d’Alessandro il Macedone fu quella di aver liberato il regno di Sidone dal suo tiranno, e poi, invece di ritenerne il dominio, l’avere ristabilito su quel trono l’unico rampollo della legittima stirpe reale che, ignoto a sé medesimo, povera e rustica vita traeva nella vicina campagna (Curtius, liber IV, capitulum III; Iustinus, liber II, capitulum X).
    Come si sia edificato su questo istorico fondamento si vedrà nel corso del dramma.
 
 
 INTERLOCUTORI
 
 ALESSANDRO re di Macedonia
 AMINTA pastorello, amante d’Elisa che, ignoto anche a sé stesso, si scuopre poi l’unico legittimo erede del regno di Sidone
 ELISA nobile ninfa di Fenicia, dell’antica stirpe di Cadmo, amante d’Aminta
 TAMIRI principessa fuggitiva, figliuola del tiranno Stratone, in abito di pastorella, amante di Agenore
 AGENORE nobile di Sidone, amico di Alessandro, amante di Tamiri
 
    La scena si finge nella campagna, ove è attendato l’esercito macedone a vista della città di Sidone.