Nitteti, Torino, Reale, 1757

 NITTETI
 
 
 ARGOMENTO
 
    Amasi illustre capitano, vassallo, amico e confidente d’Aprio re d’Egitto, mandato dal suo signore a reprimere l’insolenza delle ribellanti provincie, non solo non poté adempire il comando ma fu egli stesso proclamato re e da’ sollevati e da quei guerrieri medesimi che conduceva per debellargli, tanto era il credito e l’affetto che gli avevano acquistato il suo valore, la sua giustizia e le altre sue reali virtù. S’oppose; e non avrebbe Amasi ceduto all’inaspettata violenza; ma vel costrinse un segreto ordine del suo medesimo sovrano che disperando di conservar con la forza il suo trono, lo volle più tosto deposito in mano amica che conquista in quella di un ribelle.
    In queste infelici circostanze sorpreso Aprio dal fine de’ giorni suoi, chiamò nascostamente a sé l’amico Amasi; confermò in lui la pubblica elezione col proprio voto; l’incaricò di far diligente inchiesta dell’unica sua figliuola Nitteti, perduta fra le tumultuose sedizioni; e gl’impose ritrovandola di darla in isposa al proprio suo figliuolo Sammete, onde succedendogli questi un giorno la riconducesse sul trono paterno. Ne volle da lui giuramento; e gli spirò fra le braccia. Questi in parte veri ed in parte verisimili sono i fondamenti sopra de’ quali è stato edificato il presente dramma; e ciò che vi è d’istorico è tratto da Erodoto e da Diodoro di Sicilia.
    Il luogo della scena è Canopo.
    Il tempo è il giorno del trionfale ingresso del nuovo re.
    L’azione è il ritrovamento di Nitteti.
 
 
 INTERLOCUTORI
 
 AMASI re d’Egitto, padre di
 SAMMETE amante corrisposto di
 BEROE pastorella
 NITTETI principessa egizia, amante occulta di Sammete
 AMENOFI sovrano di Cirene, amante occulto di Nitteti ed amico di Sammete
 BUBASTE capitano delle guardie reali