Il trionfo di Clelia, Parigi, Hérissant, 1781

 IL TRIONFO DI CLELIA
 
 
    Dramma scritto d’ordine sovrano dall’autore in Vienna e rappresentato nella cesarea corte la prima volta con musica dell’Hasse alla presenza degli augustissimi regnanti, in occasione del felicissimo parto di sua altezza reale l’arciduchessa Isabella di Borbone, l’anno 1762.
 
 
 ARGOMENTO
 
    Risoluto Porsenna, re de’ Toscani, di ristabilir sul trono di Roma Tito Tarquinio, ultimo figliuolo di Tarquinio il Superbo che n’era stato scacciato, andò con potentissimo esercito ad assediarla. Le istanze degli angustiati Romani, secondate dall’eccessivo stupore cagionato nel re dalla portentosa costanza del celebre Muzio Scevola, ottennero alcuni giorni di tregua per trattar seco di pace, a patto che per sicurezza di quella si desse dagli assediati un prescritto numero di ostaggi, fra’ quali il più considerabile fu l’illustre Clelia, nobile donzella romana. Le scoperte fraudolenti violenze di Tarquinio e le replicate prove di valore, date frattanto da’ Romani, produssero in Porsenna, come negli animi grandi d’ordinario avviene, disprezzo ed abborrimento per l’uno, amore ed ammirazione per gli altri, a segno che nell’udir finalmente il più che viril coraggio di Clelia nel passare il Tevere a nuoto (fatto che, al dir di Livio, egli esaltò sopra quei di Scevola e di Coclite) si cangiò nel magnanimo re in emulazion di gloria tutta la concepita ammirazione. Quindi recandosi a grave fallo il defraudar la posterità de’ numerosi esempi di virtù, che dovea promettersi da’ primi saggi d’un simil popolo, invece d’opprimerlo, come potea, elesse di stringersi seco in sincero nodo di amicizia e di pace e di generosamente lasciarlo nel tranquillo possesso della sua contrastata libertà (Livio, Dionisio Alicarnasseo, Plutarco, Floro, Aurelio Vittore).
 
 
 INTERLOCUTORI
 
 PORSENNA re de’ Toscani
 CLELIA nobile donzella romana, ostaggio nel campo toscano, destinata sposa di
 ORAZIO ambasciador di Roma
 LARISSA figliuola di Porsenna, amante occulta di Mannio e destinata sposa a
 TARQUINIO amante di Clelia
 MANNIO principe de’ Veienti, amante di Larissa
 
    L’azione si rappresenta nel campo toscano fra la sponda del Tevere e le radici del Gianicolo.