Metrica: interrogazione
61 sineresi in Didone abbandonata Q1  (recitativo) 
tronca il canape reo, sciogli le sarte».
se parte Enea, manca un rivale al trono).
Enea, d'Asia splendore,
di Citerea soave cura e mia,
l'ornamento più grande, Enea, tu sei.
con un freddo silenzio Enea m'accoglie?
Ingrato Enea! Perché? Dunque noiosa
il cor d'Enea non penetrò Selene.
qui giunger dee l'ambasciadore Arbace.
S'inganna Enea ma piace
dal cor d'Enea sgombra i sospetti e digli
ad Enea mi vedrà porger la mano.
che al cener di Sicheo fede serbavi.
che dall'Asia distrutta Enea qui venne.
vuol la testa d'Enea.
                                      Dicesti?
                                                        Ho detto.
Enea piace al mio cor, giova al mio trono
Purché sia meco Enea, non mi confondo;
Enea mi crede amico e pendon l'armi
un tuo colpo assicuri. Enea s'uccida.
cercando Enea, né ancor m'incontro in lui.
e a quel d'Enea congiunto
Quell'Enea che tu cerchi appunto è questo.
Che tenti, anima rea? (Ad Araspe, in mano di cui voltandosi vede il pugnale)
                                           (Tutto è perduto).
Enea, salvo già sei
Non fu Enea che parlò; lo disse amore.
non cadde Enea dal ferro mio trafitto.
Che sempre è reo chi al suo signor dispiace.
Ah contro Enea v'è qualche frode ordita.
ma reo del mio delitto è il tuo sembiante.
occupa solo Enea tutto il tuo core.
                           Qui presso
ad eroe sì pietoso, a' giusti prieghi
Quell'Enea tel domanda
Che fa l'invitto Enea? Gli veggo ancora
S'Enea fosse africano,
come vendica Enea le proprie offese. (Lacera il foglio)
Ah una volta l'eroe vinca l'amante.
Allontanati, Enea, son tuo nemico.
Enea stringer l'acciaro
vergognosa minaccia Enea non soffre.
Araspe traditor, d'Enea la vita?
che per l'ultima volta Enea si tenti.
Se non sdegnava Enea d'esser mio sposo,
rinovar si potea... Ma che ragiono?
resti l'alma d'Enea, purché tu viva.
t'abbia ubbidito Enea.
                                           Non basta ancora.
più che Iarba fedele Enea fallace.
mi piace Enea sdegnato ed amo in lui
quest'eroe fuggitivo i legni e l'armi?
                                          Nol so.
                                                         Nol vidi.
                                        (Numi, che sento!)
d'Enea, di te nemico e del tuo amore.
Reo di tanto delitto hai fronte ancora
                           Partì?
                                         No, ma fra poco
che resti Enea per un momento solo.
Lo so, d'Enea ti chiedo.
Che ottenesti da Enea?
                                            Partì l'ingrato;
arrestar lo dovea. Ritorna, Osmida,
Già ti difende Enea, tu sei sicura.
senz'Enea, senz'amici e senza regno.
Mancano più nemici? Enea mi lascia,

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